IL TRIONFO DELLA DRAUGHT EXPERIENCE

Avere una visione significa essere capaci di guardare avanti, di immaginare il domani senza lasciarsi sopraffare dalle certezze acquisite.
Per Celli Group questa visione è basata sul valore della spillatura, che progressivamente sostituirà le bevande imbottigliate da bar e locali. 

Da anni Celli opera per costruire un futuro dove la spina diventi il modo più diffuso per gustare una birra, un soft drink o acqua naturale e frizzante. La spillatura non solo offre un’esperienza di bevuta superiore in qualità e freschezza, ma è anche la scelta migliore per l’ambiente.
Le bevande alla spina hanno un impatto ambientale nettamente minore rispetto alla birra in bottiglia, fino all’80% in meno in termini di potenziale di riscaldamento globale (GWP), acidificazione, eutrofizzazione.

Nonostante sia stato scientificamente dimostrato quanto bere bevande alla spina piuttosto che in bottiglia sia meglio per l’ambiente, nel mondo solo il 5% delle bevande vengono consumate alla spina. Basti pensare che 2 fusti di birra generano 27 Kg di CO2 in meno rispetto alla stessa quantità di bevanda imbottigliata. I numeri parlano chiaro e diventano ancora più sorprendenti se li trasformiamo in cose più vicine alla nostra realtà quotidiana.
Ad esempio, se in Italia il consumo di bevande alla spina passasse dal 5% al 6%, tanto basterebbe a risparmiare in un anno una distesa di alberi equivalente a 1.660 campi di calcio. Si risparmierebbe tanta acqua da riempire 80 piscine olimpioniche e si eviterebbero 1.500 tonnellate di rifiuti.

Per Celli Group la diffusione della spillatura è una crociata, a beneficio anche di una miglior efficienza nella gestione del locale. Bevanda alla spina significa minore spazio per le scorte e per la raccolta dei rifiuti, riduzione dei costi operativi, maggiore efficienza e guadagno, migliore qualità offerta ai clienti.

La spillatura inoltre valorizza la professione del barista.
Tutti sono capaci di aprire una bottiglia, solo un vero barista sa servire una birra alla spina a regola d’arte.